“Safety First. Dalla sicurezza del conducente a quella dei mezzi e dei dati.” è il secondo sondaggio della Survey “Io, Fleet Manager la penso così” condotta da GR Advisory con il patrocinio di A.I.A.G.A., Man.Tra. e Flotte&Finanza, a cui Program Autonoleggio ha partecipato come Golden Sponsor assieme a player del settore della mobilità quali Continental, Volkswagen Group Italia SpA e Macnil Gruppo Zucchetti.
All’iniziativa hanno partecipato 408 Fleet Manager, che hanno risposto alle 29 domande della survey nel periodo 27 maggio – 7 giugno 2021.
Dal progetto di ricerca emerge come ancora oggi manchi una cultura aziendale relativa al tema della sicurezza stradale, e come questa non sia supportata da adeguate procedure operative e di comunicazione. Un dato poco rassicurante è quello che evidenzia lo scarso interesse dei Fleet Manager verso la formazione per i propri driver sul tema della sicurezza, a conferma della mancanza di sensibilizzazione sui vantaggi che questa apporta. La legge viene rispettata, ma non vengono compiuti sforzi aggiuntivi in ottica di prevenzione.
Le aziende del settore automotive devono supportare driver e Fleet Manager nello sviluppo di cultura sul tema sicurezza. Program Autonoleggio offre ai propri clienti soluzioni di noleggio arricchite da consulenza e formazione in tema di sicurezza a 360°, grazie alla collaborazione con i più importanti player del settore automotive. Creazione della più adeguata Car Policy, selezione degli ADAS, scelta dei giusti pneumatici e informazioni sul loro corretto utilizzo (“Program guida sicura con gli pneumatici Pirelli”), manutenzione predittiva (“Program e LoJack, una partnership vincente per una sicurezza a tutto tondo”), sono solo alcuni degli argomenti trattati per garantire ai clienti maggiore sicurezza e risparmio in termini economici e di tempo. Inoltre, Program crede che soltanto attraverso test-drive dinamici si possa riuscire a comprendere la complessa tecnologia che oggi si trova a bordo dei veicoli e per questo, dal 2018, ha attivato il progetto Program Campus, dedicato a driver e Fleet Manager in tema di sicurezza e alimentazioni alternative.
Di seguito analizziamo nel dettaglio i principali risultati della survey.
Flotta. I rispondenti gestiscono flotte di dimensioni variegate, da piccola (meno di 50 mezzi), a grande (300-999) e grandissima (oltre 1.000). In quasi il 76% dei casi, i veicoli aziendali sono acquisiti principalmente o del tutto con la formula del noleggio a lungo termine. Si tratta di una flotta per la maggioranza costituita da autovetture assegnate come fringe benefit.
ADAS. Gli ADAS, i dispositivi di sicurezza e di assistenza alla guida maggiormente previsti dalla Car Policy aziendale sono i sensori di parcheggio posteriori o la telecamera, il sistema di anticollisione e frenata di emergenza, l’Adaptive Cruise Control e il controllo della pressione degli pneumatici. La conoscenza di questi sistemi non è ottimale: solo il 10% dei rispondenti ha una conoscenza elevata degli ADAS, il 48% buona, mentre i restanti hanno una conoscenza solo basica o inferiore. Ne consegue che più della metà dei rispondenti non sa se gli ADAS possono evitare fermi tecnici o prevenire o ridurre incidenti. Al momento, le informazioni sugli ADAS vengono reperite prevalentemente sul web, su siti specializzati sul mondo fleet e sui siti dei costruttori. Il 70% dei rispondenti, però, vorrebbe approfondirne la conoscenza, anche tramite prove di guida.
Pneumatici. Quasi l’80% dei Fleet Manager e dei driver ritiene che gli pneumatici siano importanti per la sicurezza del veicolo. La maggioranza degli intervistati, inoltre, considera migliore un equipaggiamento estivo/invernale rispetto agli pneumatici all season (per approfondimenti: “Program guida sicura con gli pneumatici Pirelli”).
Sicurezza alla guida in azienda. In quasi il 90% dei casi, il decision maker nelle scelte sulla sicurezza dei veicoli è il Fleet Manager, seguito dalla Direzione del personale. Gli altri organi aziendali coinvolti nelle scelte sulla sicurezza dei veicoli sono prevalentemente l’Amministratore Delegato e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. In azienda non esiste una policy specifica per tutelare la sicurezza alla guida, ma si fa riferimento solamente a raccomandazioni generiche presenti nella Car Policy. Tuttavia, la maggioranza dei rispondenti prevede che in futuro le norme aziendali per la sicurezza della flotta e dei driver aumenteranno e saranno più restrittive.
Infrazioni. Nella quasi totalità dei casi le infrazioni al Codice della Strada relative alla sicurezza vengono interamente addebitate al dipendente ma, se l’infrazione è stata determinata da ragioni di business, questa non è a carico del dipendente. In caso di incidente, invece, non sono previsti costi a carico del driver, essendo questi interamente coperti dalle assicurazioni, senza franchigia. Oltre il 73% delle aziende non effettua un calcolo del costo totale delle infrazioni e degli incidenti.
Formazione. Il 52% dei rispondenti al questionario ritengono che la formazione per i driver sia utile, ma non prioritaria o necessaria, mentre i restanti pensano che vi sia necessità di formazione, specialmente sui concetti di base. Nella quasi totalità dei casi, negli ultimi tre anni non sono stati effettuati sondaggi tra gli assegnatari di auto per ricevere indicazioni sui loro bisogni in relazione alla sicurezza, e non sono stati effettuati corsi di guida.